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mercoledì 29 gennaio 2014

Made in Italy: artigianato e prodotti DOC


Ho scoperto per caso una pagina straordinaria, di Google Cultural Institute,in cui si possono visionare molte slide con splendide foto di prodotti locali e manufatti artigianali, contraddistinti da tutti i marchi possibili e immaginabili, DOC, DOP, e chi più ne ha più ne metta. Le foto sono corredate da testi descrittivi che ne raccontano la storia, la lavorazione, gli aneddoti. Un vero gioiello da didattizzare! E a chi piace la ceramica questa pagina risulterà specialmente istruttiva, visto che tra i pezzi d'artigianato ci sono le porcellane di Doccia, le ceramiche di Isernia, Gerocarne, Calvello, Montelupo e Nove. buona visione!

lunedì 27 gennaio 2014

Sospiri...

Poesia di Gianni Rodari
Sospiri
« ...Vorrei, direi, farei... »
Che maniere raffinate
ha il modo condizionale.
Mai che usi parole sguaiate,
non alza la voce per niente,
e seduto in poltrona
sospira gentilmente:
« Me ne andrei nell' Arizona,
che ve ne pare?
O forse potrei
fermarmi a Lisbona...

venerdì 10 gennaio 2014

Come italiani: caccia all'errore

L'avevo linkato (ma che brutto neologismo....) tempo fa tra i blog interessanti, ma l'ho scoperto da poco, navigandoci approfonditamente: è un ottimo sito con un ampio ventaglio di proposte ed attività didattizzate, che possono usare indifferentemente insegnanti ed alunni. È pensato in principio per insegnanti di italiano LS, ma le attività potrebbero perfettamente essere usate in auto apprendimento. Vi lascio il link alla pagina con l'elenco delle risorse. E ne approfitto per proporvi un esercizio divertente, che serve non solo ad aguzzare la vista ma anche a riflettere sulla lingua: una caccia all'errore! In una sezione del sito ho trovato due errori di battitura (speriamo proprio che siano refusi) che vi invito a trovare in meno di un minuto...

venerdì 3 gennaio 2014

Stallo predisposto per le donne

Ogni volta che torno in Italia per le vacanze noto qualcosa di nuovo. Questa volta mi sono resa conto della novità in un parcheggio pubblico sotterraneo. Vicino all'uscita per i pedoni c'erano circa una decina di box contrassegnati dalle strisce rosa e un cartello appeso al muro di fronte con su scritto stalli per donne. Ho subito chiesto spiegazioni e mi è stato risposto che da quando sono successi casi di stupro nei garage pubblici, i box più vicini all'uscita sono destinati ad automobili guidate da donne. Così le autiste non devono attraversare da sole il parcheggio rischiando di essere assalite nottetempo. Funzionerà lo stratagemma? Speriamo di sì, anche se forse 10 box su 200 forse non risolvono il problema. Vi lascio qui di seguito le foto che ho scattato.